mercoledì 31 ottobre 2012

Simulando ed immaginando contro le paure!

A volte simulare ed immaginare può aiutare!



Che le tecniche di immaginazione siano un buono strumento per far fronte alle paure se non addirittura alle fobie era già stato descritto nella letteratura scientifica.

L’articolo di oggi vuole aggiungere un evidenza a favore di ciò tratta da una rivista specialistica.

Un recente studio condotto da Armitage & Reidy  e pubblicato su “Anxiety, Stress & Coping: An International Journal” ha evidenziato come processi di immaginazione sono stati utili nel ridurre l’ansia.

Lo scopo del presente studio era di vedere se il processo di simulazione potesse ridurre l’ansia in un campione di popolazione generale che doveva sottoporsi ad una pratica dentale, e se questi effetti potessero essere sostenuti durante tutto il trattamento.

Nei fatti, i processi di simulazione mentale che richiedono alle persone di immaginare l’intero processo in cui sarebbero coinvolte, ed al quale poi dovrebbero sottoporsi “in vivo” ossia nella realtà concreta, hanno ridotto l’ansia.

Ai partecipanti era richiesto di simulare mentalmente l’intero  processo di vedere il dentista e di subire l’intervento odontoiatrico. I risultati hanno dimostrato come i partecipanti fossero significativamente meno ansiosi sia prima sia dopo la loro consultazione con il dentista.

Questo studio ci suggerisce, quindi, che la simulazione è un ingrediente attivo nei programmi di trattamento per l’ansia e soprattutto per le fobie.

Sarebbero necessarie future ricerche per migliorare i suoi effetti.

Per chi fosse interessato all’articolo dello studio originale in lingua inglese può cliccare sul sequente link:

Buona lettura

venerdì 26 ottobre 2012

Rabbia??? E' Ok! - Effetti positivi della rabbia.

Leggi l'articolo completo sulla rabbia ed i suoi effetti positivi cliccando sul link in basso

martedì 23 ottobre 2012

Tanto da fare? Poco tempo? Riusciamo comunque ad agire in tempo!

Recenti esperimenti hanno dimostrato che la percezione della distanza temporale da un evento futuro è plasmata dallo sforzo che si deve investire per realizzare l’evento.


Gli eventi futuri si possono verificare tra ore, giorni, anni o decenni e questa distanza temporale plasma la loro interpretazione o l’esecuzione.

Già un famoso studioso, James W., diceva: "Deve essere che la nostra percezione del tempo...è dovuta al riempimento del tempo"  suggerendo così l'idea che la nostra percezione del tempo è modellata dalla natura delle attività che si svolgono in quel tempo.

La psicologia, difatti, si è molto interessata alla questione “Tempo” e soprattutto “percezione del tempo” e la “Durata percepita degli eventi”, la relazione tra la durata degli eventi e la loro valutazione.

E’ emerso che la distanza temporale percepita da un evento futuro varia in funzione dello sforzo richiesto per realizzare l’evento stesso.

E' stato riscontrato che gli eventi futuri più faticosi sono percepiti come temporalmente più vicini di quelli meno faticosi quando sono a tempo limitato da una scadenza fissa.

In contrasto, gli eventi che richiedono maggiori sforzi sono percepiti come più distanti temporalmente quando non siano limitati da un termine.

Tutto ciò sicuramente ha delle implicazione e dei risvolti nel nostro modo quotidiano di agire.


Per chi fosse interessato ad un ulteriore approfondimento riporto il seguente link dove è possibile trovare l'articolo scientifico in lingua inglese:


Buona lettura!

venerdì 19 ottobre 2012

"O bianco o nero"





Se vuoi leggere l'articolo, clicca sul link in basso

Leggi l'articolo

lunedì 15 ottobre 2012

Crisi: è boom di stress e depressione!



Quella che stiamo vivendo è la crisi più forte che si abbatte nella nostra nazione dagli anni ’30. 

Una crisi economica che si ripercuote anche e soprattutto a livello psicologico.
 
 
I giovani, senza lavoro, in formazione continua o alla ricerca di stabilità economica e non, impegnati in una progettazione non esaustiva del proprio futuro.

I meno giovani, con lavori precari o che hanno perso lavoro.

I più maturi, preoccupati per i meno giovani,  impegnati nel sostenere spesso non solo la propria famiglia ma anche i nuclei familiari dei propri figli.

Tutto ciò porta a vivere situazioni di stress, che protratto nel tempo può incidere non solo sul cosi detto tenore di vita, ma sulla salute.

L’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – ha, attraverso le proprie ricerche, stimato che il fenomeno della depressione, una vera e propria patologia, sarà nel 2030 la malattia cronica più diffusa.

La patologia viene vissuta con grandi sensi di colpa, vissuti di apatia, scarsa autostima e scarso senso di autoefficacia.

Riconoscere e curare tale patologia è possibile attraverso il contatto con uno psicologo che possa sostenere la persona ed accompagnarla in un percorso psicoterapeutico.

giovedì 11 ottobre 2012

La prima giornata mondiale delle bambine e delle ragazze.


Oggi 11 Ottobre 2012 ricorre la prima giornata mondiale delle bambine e delle ragazze voluta dall'ONU.



Consiglio inoltre la lettura del seguente articolo tratto da Repubblica.it:

http://www.repubblica.it/solidarieta/diritti-umani/2012/10/10/news/la_giornata_delle_bambine_il_problema_di_nascere_femmina-44251348/

Buona lettura.

mercoledì 10 ottobre 2012

Il World Mental Health Day 2012 dedicato alla depressione.

Il World Mental Health Day Project sarà dedicato alla Depressione, patologia che appare a giorni nostri sempre più diffusa.





Di seguito riporto il link informativo per chi volesse approfondire:
http://www.who.int/mediacentre/events/annual/world_mental_health_day/en/index.html

Buona lettura.



martedì 9 ottobre 2012

Ottobre Mese del Benessere Psicologico

L'Ordine degli Psicologi della Regione Puglia promuove l'iniziativa "Ottobre 2012 mese del benessere psicologico".


Il mese di Ottobre sarà volto a promuovere la professione dello psicologo sull'intero territorio regionale, attraverso la valorizzazione delle attività e del ruolo dello psicologo come concorrenti ad un concetto di salute non si limiti al solo benessere fisico, ma in linea con la definizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, per cui la salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non la semplice assenza di malattia
.
Il mese del benessere psicologico intende appunto promuovere la cultura del benessere psicologico della persona, in modo tale che sia in grado di sfruttare le proprie capacità cognitive ed emozionali per rispondere alle esigenze quotidiane della vita, stabilendo relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, adattandosi costruttivamente alle condizioni esterne e ai conflitti interni, puntando sul miglioramento della qualità della propria vita. 

Obiettivi di tale iniziaitva sono:facilitare l'incontro tra professionisti del settore e cittadini interessati a conoscere e approfondire aspetti e temi del benessere psicologico; far conoscere ai cittadini chi è e cosa fa lo psicologo.

Lo psicologo, difatti, accanto alle azioni di diagnosi, terapia, riabilitazione, agisce anche nel promuovere il benessere della persona, dei gruppi, della comunità, diffondendo la salute e la sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, contribuendo così alla crescita dei livelli generali di benessere, supportando gli individui in tutte le fasi del ciclo di vita, nell'acquisizione delle corrette risorse e degli strumenti necessari al raggiungimento del benessere psicologico, oltre che di obiettivi specifici, siano essi personali, relazionali o professionali.
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